Questo gruppo nasce dal comune amore di quattro musicisti per la musica afroamericana, a partire dalle sue origini sino a quella di oggi. Per questo motivo la batteria di Giancarlo Cova e il basso (e contrabbasso) di Lillo Rogati sono una sezione ritmica perfetta per la chitarra e voce di Tiziano “Rooster” Galli e per il “Mississippi saxophone”, l’istrionica armonica di Marcus Tondo.

Il loro sound ci porta a riassaporare l’inestimabile blues delle origini attraverso nuove forme come lo swing/blues, il rock’n’roll e il boogie woogie, con un repertorio composto anche di brani originali, che parlano di cronache del mondo in cui viviamo, oltre a lanciarsi  sempre con la giusta dose di groove – in incursioni “intime” nello spazio profondo che ospita i sentimenti comuni a tutti noi, musicisti e ascoltatori: le nostre paure, le nostre speranze, gli amori e le incertezze della vita quotidiana.

I capitoli discografici dei T-Roosters, nascono dalla collaborazione artistica fra Tiziano “Rooster” Galli e Paolo Cagnoni, entrambi autori e co-autori di tutti i brani presenti nei loro dischi, la cui caratteristica fondamentale è l’unione e l’equilibrio fra la musica e i testi, che si compenetrano e si accompagnano, sempre presenti nel booklet dei loro dischi, con accanto la traduzione in italiano.

Tra le varie collaborazioni spicca il nome di Vivian “Vance” Kelly (USA) che i T-Roosters hanno accompagnato nel tour europeo del 2010/2011 culminato nella produzione dell’album “Rock My Soul ” e Detroit Gary Wiggins (USA) con l’album “Saxin’ the Blues” (entrambi prodotti dalla Feelin’ Good Records). Nel 2012 esce il primo album “No Monkey But The Blues” seguito dal progetto discografico “Dirty Again” (2015) e dal freschissimo “Another Blues To Shout” (2017) su etichetta Holdout’n’Bad, dove le sonorità blues si miscelano a melodie e testi originali  rivelando la più variegata potenzialità musicale della band ed il suo continuo sviluppo, il tutto intinto nella “salsa piccante” e nelle spezie del Mississippi, il luogo Sacro che rimane un punto di riferimento irrinunciabile, e con la fondamentale espressività vocale di Tiziano, intensa, sofferta e dotata di una tinta soul di grande impatto.

Un tuffo nella tradizione con lo sguardo rivolto al presente e al futuro, per personalizzare il linguaggio universale creato dai grandi musicisti del passato, è ormai diventato il marchio di fabbrica della band ed è in continua evoluzione. Nel gennaio 2016 partecipano all’International Blues Challenge organizzato dalla Blues Foundation, negli Stati Uniti a Memphis (TN) raggiungendo la semifinale e classificandosi tra le prime 20 band, tra le 150 iscritte al concorso. Come ha scritto Antonio Avalle (www.bluessuria.it) nelle note di copertina “la musica dei T-Roosters diventa un’esperienza sensoriale e sonora senza precedenti, vissuta attraverso inconsueti blues calati fra le dissonanze del mondo”.


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