Torna in Italia, dopo il grande successo estivo, Fernando Jones per una serie di concerti e clinics che lo vedono impegnato dal 9 al 16 ottobre 2015.
Quattro le date in calendario aperte al pubblico dove sarà possibile ammirare l’artista di Chicago in una delle sue tipiche performances che lo hanno reso celebre sia negli USA che in Europa dove, per sua ammissione, ama parecchio esibirsi.
Si è iniziato giovedì 8 ottobre con la prima esibizione al Nidaba Theatre (via Emilio Gola, 12 – Milano, ore 22,00), seguirà la data al Club Il Giardino (via Cao del Prà, 82 – Lugagnano di Sona – VR) il giorno Martedì 13 ottobre con inizio alle ore 21,30.
Il giorno 15 ottobre, giovedì Fernando Jones con la sua band sarà all’I Love Cocaine (via Mons. Oscar Romero, 43 – Montichiari – BS) e il giorno seguente, venerdì 16 ottobre si esibirà all’Onda Road (Lungolago Lelio Giappesi – Passignano sul Trasimeno – PG).
Non solo musicista ma anche – se non soprattutto – educatore, studioso e compositore, Fernando Jones nasce nel South Side di Chicago, laddove il blues si è trasformato dal natio Mississippi dove giunse negli anni ’30, e già all’età di 4 anni inizia a suonare la chitarra.
Fernando si caratterizza per il suono tagliente, crudo e potente della sua chitarra di scuola chicagoana. Il suo sound è completo, sexy e originale. Vero mattatore del palcoscenico, si rivolge ad un pubblico multigenerazionale e ogni sua performance è divertente e coinvolgente, tanto che, nel 2008, gli viene conferito Blues Alive Award.
Jones è un Bluesman completo, studioso della sua generazione, riconosciuto e celebrato dai suoi coetanei e dalla stampa come il “cutting edge”, “L’avanguardia” del Blues proprio perché aggiunge nuova linfa e una nuova prospettiva alla tradizione musicale e culturale che ha ereditato. Nel 2010 ha ricevuto un riconoscimento ufficiale da Pat Quinn, governatore dell’Illinois, come fondatore del Blues Camp.
Mentre molti stereotipi negativi influenzavano questa musica, Jones ha realizzato la sua missione per mostrarne la bellezza attraverso implementazioni accademiche, conferenze e concerti a livello mondiale. Tutto questo ha generato anche l’interesse del “National Geographic Magazine” che ha chiesto di fotografare le sue mani e il suo libro, “I Was There When The Blues Was Red Hot”, è stato utilizzato come risorsa da Discovery Channel, Newsweek, Chicago Tribune, Living Blues, Times di Londra e Al-Jazeera. Attualmente Jones è il direttore dell’Ensemble Blues of Columbia College di Chicago e il suo metodo d’insegnamento si concentra sul miglioramento della pedagogia e dell’alfabetizzazione musicale collaborando con la “Smithsonian Institute e Rock & Roll Hall of Fame”.
In questo tour italiano Fernando Jones (chitarra e voce) si esibirà accompagnato da alcuni tra i più quotati musicisti italiani come Lele Zamperini (batteria) e Martin Iotti (basso) nelle date al Nord Italia, mentre per la data di Trasimeno si riunirà con alcuni esponenti della Jona’s Blues Band – Ranieri De Luca (batteria) e Gianni Franchi (basso) – band con la quale Fernando ha inciso il CD “Jona’s Meet Jones”, molto apprezzato da critica e pubblico.
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