Si è svolta, nelle giornate del 21-22 e 23 agosto, la prima edizione del Levico Terme Blues Festival convogliando nella piccola cittadina termale trentina un consistente pubblico incuriosito da questa novità assoluta per il territorio. Fortemente voluto dal Consorzio Levico Terme in Centro, e con il grande contributo di Patrick Moschen di Blues Made In Italy, A-Z Blues ha ricevuto l’incarico di creare quella che si può considerare l’edizione pilota di un evento che dovrà diventare una tappa fissa per le estati in Valsugana. Così facendo si è pensato di sfruttare e coinvolgere tutto il centro cittadino per un avvenimento che potrà dare parecchie soddisfazioni culturali e turistiche.

L’edizione 2015 ha avuto inizio nella serata di venerdì 21 agosto con la grintosa esibizione di Riki Massini & Bonus Track, band rodata e dal tipico suono British che ha incantato il numeroso pubblico accorso nella piazza centrale di Levico Terme gremendo la scalinata che porta alla bella chiesa parrocchiale del XIX secolo. Una serie di brani dal repertorio del compianto Rory Gallagher e dei primi Jethro Tull (Riki sovente si esibisce con Clive Bunker, storico batterista e fondatore della band guidata da Ian Anderson) oltre, ovviamente, a brani composti dallo stesso Massini che ne confermano la preparazione e la maturità musicale, hanno caratterizzato questa prima serata di Blues.

Riki Massini, foto di Goffredo Pezzola

Riki Massini, foto di Goffredo Pezzola

La mattina seguente, nel palco acustico in piazzetta Cinecittà, la band si è ripetuta presentando un set semi acustico dove, con National e acoustic guitar, Riki ci ha portati in una iniziale parte di concerto più legata al blues arcaico e folk per, poi, riprendere la Gibson Les Paul e, accompagnato dai fidi Alex Cristilli alla batteria e Giuseppe Amato Raines al basso, ritornare nell’amata terra di Albione e il suo sound vigoroso.

The Blues Queen, foto di Goffredo Pezzola

The Blues Queen, foto di Goffredo Pezzola

Tantissimi gli applausi ricevuti nelle due giornate per questa band che lascia il posto, sempre su questo palco, all’esibizione pomeridiana dei The Blues Queen, reduci da un interminabile viaggio da Caserta lungo le intasate autostrade, che letteralmente immobilizza il pubblico in continuo aumento richiamati dalla fantastica voce di Alessandra Bene. Un concerto ricco di pathos e con la consueta verve del trio che “gioca” col pubblico.

Patrick Moschen Trio, foto di Adriano Siberna

Patrick Moschen Trio, foto di Adriano Siberna

Intanto, non molto distante, un altro trio, quello di Patrick Moschen, porta il pubblico fermo attorno al cantante/chitarrista, accompagnato nell’occasione da Marino De Bartolomeo all’armonica e Carlo Cicchini alla slide guitar, in un viaggio verso il Blues del Mississippi.

The Indigo Devils, foto di Adriano Siberna

The Indigo Devils, foto di Adriano Siberna

All’altro capo del corso centrale di Levico Terme, intanto, si esibiva la band locale Indigo Devils, un giovanissimo quintetto con tanto rock’n’roll in corpo, a testimonianza che anche in Trentino qualcosa si muove.

Diego Fainello Band, foto di Adriano Siberna

Diego Fainello Band, foto di Adriano Siberna

La serata era dedicata, sul palco principale, alla Diego Fainello Band che ha letteralmente stupito i tanti blues fans accorsi. Un concerto imperioso, suonato come Dio comanda da una band composta, oltre che dal celebre leader, da Giancarlo Zucchi al piano e all’Hammond, Alberto Pavesi che sedeva dietro una bellissima batteria artigianale costruita da Pino Zamprogna, e da Matteo Vallicella al basso, quest’ultimo in sostituzione di Antonio Petruzzelli. Questo progetto, che non a nulla a che vedere coi Sonohra, dimostra quanta passione Fainello abbia per il Blues e i suoi derivati e il divertimento, contagioso, con il quale ci ha fatto trascorrere le quasi due ore del concerto è stato un segnale molto positivo. Pubblico, ovviamente, in visibilio con standing ovation finale che ha accompagnato tutti verso i locali ancora aperti per l’ultimo bicchiere di buon vino, rigorosamente trentino, e poi a letto.

The Blues Queen, foto di Goffredo Pezzola

The Blues Queen, foto di Goffredo Pezzola

La mattina della domenica riparte dai The Blues Queen che, sempre dal palco di piazzetta Cinecittà, riscaldano l’atmosfera grazie alla voce della superba vocalist e l’accompagnamento della chitarra di Mario Federico e del basso di Marco Cattolico.

BB Chris & His One Man Band, foto di Adriano Siberna

BB Chris & His One Man Band, foto di Adriano Siberna

Dopo il pranzo, come sempre tutto l’entourage era al Ristorante Boivin, si parte per un viaggio verso il più profondo Mississippi sound con BB Chris & His One Man Band. Mississippi “John” Hurt, Fred McDowell, Pink Anderson e, ovviamente brani di Christian Cogoli direttamente dal suo bellissimo CD “No Sugar In My Coffee”, assieme alla simpatia del bluesman milanese confezionano un live set coi fiocchi che blocca i passanti ad ascoltare quella che, per alcuni, era una musica mai ascoltata. Fortunatamente il trio di fotografi Adriano Siberna, Calogero Kalo Coniglio e Cristina Molteni hanno immortalato tutte e 3 le giornate, mentre Jack Urban Night ha registrato ed intervistato tutto quanto fosse possibile.

Maurizio Bestetti, foto di Adriano Siberna

Maurizio Bestetti, foto di Adriano Siberna

Dopo l’esibizione di BB Chris è la volta di una delle star del Levico Terme Blues Festival. Sulla strada da oltre 50 anni Maurizio Bestetti si può considerare uno dei primi paladini del blues italiano e la conferma è giunta già dalle prime note. Personaggio simpaticissimo e senza peli sulla lingua il “Best” ha sciorinato una serie di blues solo voce e chitarra da non temere nemmeno la pioggia che iniziava a scendere e che non ha allontanato il numeroso pubblico.

Rico Blues Combo, foto di Adriano Siberna

Rico Blues Combo, foto di Adriano Siberna

Pioggia che, invece, aumentando di intensità ha creato non poche difficoltà all’ultima esibizione della Rico Blues Combo che, sotto un riparo di fortuna, ha cercato di regalarci ugualmente le emozioni che contraddistinguono questa band umbra. Una piccola sosta per la cena e si riparte con la presentazione (un po’ troppo lunga, per la verità) del libro “La Banda degli Amanti” di Massimo Carlotto, grande estimatore e conoscitore di blues che ha preceduto il ritorno di quel grande chitarrista che è Maurizio Pugno che, con Riccardo Migliarini alla voce e armonica, Giuliano Bei alla batteria e Mirco Capecci al basso si sono rifatti della precedente pioggia mettendo in mostra il valore di questa blues band. Quindi, per concludere questo “reportage” direttamente da Levico Terme, si possono trarre positive considerazioni per un festival nato sotto tutti i buoni auspici, con alcuni punti migliorabili come l’ampliamento e un miglior posizionamento del mercatino di prodotti legati alla musica, nei quali spiccavano le batterie di alto artigianato di Zamprogna, le Cigar Box Guitar di Gigi Ravasio e i tantissimi vinili e CD blues di Carlo Di Giangiacomo. Un festival, questo, che potrà solo crescere, quindi: Arrivederci al 2016!

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